BIOMASSE
La definizione biomasse comprende vari materiali di origine biologica, riutilizzati in apposite centrali termiche per produrre energia elettrica. Si tratta generalmente di scarti dell’agricoltura, dell’allevamento e dell’industria. La C&C impianti si occupa esclusivamente della produzione di Biomasse Vegetali, cioè derivanti da materiali vegetali naturali e biodegradabili:
- legname da ardere
- ramaglie legnose di varie tipologie
- cippato di legna verdine
La capacità degli impianti moderni di riuscire ad produrre energia elettrica dalle più svariate tipologie di biomasse consente di evitare che scarti vegetali dal grande potere calorifico vengano avviati a smaltimenti non idonei senza essere a valorizzati a pieno. Produrre energia elettrica da fonti rinnovabili e pulite come le biomasse per ridurre sempre più la dipendenza dalle fonti energetiche di natura fossile come il petrolio è l’obbiettivo che tutti i paesi industrializzati stanno rincorrendo freneticamente. Negli ultimi decenni, da quando risulta impossibile continuare a negare gli incredibili danni ambientali procurati al nostro pianete, sono stati fatti notevoli progressi nella direzione di una produzione di energia pulita ed ecosostenibile. Il settore delle Biomasse vegetali è un dei settori , insieme all’eolico, su cui l’UE ha deciso di investire maggiormente.
I biocombustibili sono un’energia pulita a tutti gli effetti. Infatti durante la combustione rilasciano nell’ambiente le sole quantità di carbonio assimilato dalle piante nel corso della loro vita ed una minima quantità di zolfo e di ossidi di azoto (comunque nettamente inferiore a quella rilasciata dai combustibili fossili).
Le opere di riforestazione in zone semi-desertiche permettono di recuperare terreni altrimenti abbandonati da destinare alla produzione di biomasse e contemporaneamente migliorare la qualità dell’aria che respiriamo. Le piante svolgono infatti un’importante funzione di “polmone verde” del pianeta, riducendo l’inquinamento e l’anidride carbonica contenuta nell’aria. Le coltivazioni dedicate esclusivamente a produrre biomasse da destinare alla produzione elettrica non fanno eccezione a questa naturale caratteristica delle piante e quindi sempre di più si dovrebbe cercare di dar spazio ad iniziative imprenditoriali di questo tipo.
Il fatto che l’energia dalle biomasse si basi soprattutto sugli scarti di produzione delle attività produttive è un’ulteriore vantaggio economico e sociale in quanto il settore riutilizza e smaltisce rifiuti in modo ecologico che altrimenti rappresenterebbero un problema ed un costo a cui far fronte.
La Finlandia rappresenta l’esempio più calzante per descrivere l’importanza delle biomasse e le possibilità di utilizzo. Gran parte degli scarti della lavorazione della carta e del legno dell’industria finlandese sono destinati alle centrali termiche per produrre energia dalle biomasse. Evitando in questo modo di dover stoccare gli scarti in discariche o pagare per il loro incenerimento.
Quello che un tempo era un costo da sostenere si è oggi trasformato in un’opportunità da non perdere e da sfruttare per produrre preziosa energia elettrica non dannosa per il nostro pianeta.
Va comunque fatta attenzione al concetto di biomassa, per non confonderlo con quello della termodistruzione dei rifiuti. Le biomasse sono esclusivamente scarti di origine vegetale e non vanno confusi con i rifiuti delle attività umane. Per ridurre l’impatto ambientale è inoltre necessario che le centrali siano di piccole dimensioni ed utilizzino biomasse locali, evitando in questo modo il trasporto da luoghi lontani.